Seminario 1994/1995
“IL COMPROMESSO”
Quella di questa sera è una vera e propria inaugurazione – per lo Studium Cartello è già avvenuta – ed è bene chiamarla inaugurazione, perché Il Lavoro Psicoanalitico ha un posto singolare nell’insieme dello Studium.
Le cose che leggiamo dovrebbero essere udite da tutti e le cose che scriviamo dovrebbero essere lette da tutti. Alle cose che diremo questa sera è corrisposta la scorsa estate la Giornata di fine anno dei lavori dello Studium. Dirò solo una parola, perché la vera apertura dei lavori, benché brevi, di questa sera spetta ad altri, innanzitutto ad Ambrogio Ballabio e poi altri.
Raffaella Colombo per l’inaugurazione ci ha regalato le rose. Non è proibito nelle future occasioni imitare, perché l’imitazione è una cosa e va sempre bene, mentre l’identificazione, come vedremo nel corso di questo Seminario, è una cosa completamente diversa. Questa distinzione è già stata fatta almeno ottanta anni fa: imitazione non è identificazione. L’imitazione è buona, l’identificazione un po’ meno, nel migliore dei casi.
Personalmente, ho trovato opportuno che ci ritrovassimo in una sede amicale, quasi confidenziale, come è stato da Mariella Contri fino allo scorso anno, per una sola ragione: sottolineare la singolarità della posizione de Il Lavoro Psicoanalitico nello Studium Cartello, mentre invece gli altri momenti di quest’anno si svolgono in sedi che facciamo bene a chiamare pubbliche: l’università o un centro culturale. Questa invece è una casa privata.
Di mio aggiungo soltanto questo: vi ricordo che il titolo del Seminario di quest’anno è Il compromesso. É un tema ancora più ingente che non quelli degli anni precedenti, sia che momentaneamente ce ne rendiamo conto o no. Quelli degli anni precedenti, se solo qualcuno li vedesse stampati e riassunti in serie grafica, come ha fatto Ambrogio Ballabio in uno suo scritto recente che riassume gli ultimi dieci o dodici anni del nostro lavoro, il solo vedere la sequenza degli incontri fatti e dei temi trattati è abbastanza impressionante. Varrà la spesa di renderla comune anche in una stampa degna di una circolazione di piazza. Il tema di questo anno, il compromesso, mi appariva ancora più ingente dei temi degli anni recentissimi o meno recenti: Del Giudizio o L’odio logico o Le teorie sul divano. …
Pronunciato il 25 novembre 1994
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore