Seminario 2004/2005
IDEA DI UNA UNIVERSITÀ
LA LOGICA E L’AMORE
INTRODUZIONE
Incominciamo all’insegna della sobrietà, o meglio della prudenza, non nel senso corrotto del tirasi indietro, e direi una cosa, né più né meno: ora ci troviamo sì come negli altri anni a iniziare con LP prima del Corso, ma quest’anno ciò assume un rilievo non solo cronologico: è LP a dare le carte. Il titolo La logica e l’amore è l’imprudenza massima. Ditemi voi se conoscete qualche cosa di più scatenato! Io, alla mia veneranda età, non conosco nulla di più scatenato: a maggior ragione l’appello alla prudenza. Dedichiamo questo primo seminario di LP alla prudente azione di una prima compilazione o inventario di ciò che troviamo in Freud: testi, passi, temi che hanno o sembrano avere attinenza con il tema di quest’anno. Inventario nella forma triviale di lista della spesa o compilazione, come si diceva un tempo “tesi compilativa”. Ho finito: chi più ne ha, più ne metta.
CONCLUSIONI
Alla testa di tutti è arrivato che si devono distinguere logica e psicologia. Questo è tutt’uno col fatto che la principale asserzione logica di Freud è quella confliggente con tutta la logica novecentesca, formale, simbolica: che ci sia logica solo nella logica simbolica o nella formalizzazione, e non nella lingua naturale o comune. Mentre la principale posizione di Freud è che concludere e correggere (i due temi della logica) avvengono nella lingua. L’analisi è il fatto che il concludere e il correggere avvengono nella lingua: italiano, tedesco, etc. …
Pronunciato il 1° ottobre 2004
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore