1° SEDUTA – LA PSICOPATOLOGIA COME FELIX CULPA

Seminario 2003/04
IL MIO RAPPORTO CON LA SALUTE
O PATOLOGIA DI UN ALTRO.
LA PSICOPATOLOGIA COME FELIX CULPA

 

Sta a  me darvi il benvenuto a questo anno nuovo. Per i pensieri che ho avuto e ho in questi mesi, dico che senza la distinzione fra Lavoro Psicoanalitico e il resto dello Studium, avremmo chiuso con la psicoanalisi. A me suona anche brusco. Se non mi illudo, non solo sul contenuto ma anche sul tono delle cose che personalmente vi ho scritto recentemente, preferisco mi si contesti sulla freschezza più che sulle idee: la mia impressione era ed è questa. E’ così che avverto il nuovo anno in compagnia delle nuove idee.

Iniziamo ora con Lavoro Psicoanalitico che è il cuore dello Studium; senza di esso non avremmo lo Studium. Non mi dilungo. Preferisco questa idea di novità anche come freschezza, anche riguardo ad alcune idee. Quanto a me, io sto sulla logica.

Aggiungo solo il suggerimento scritto nella prima lettera in vista di LP di quest’anno circa l’idea di Glauco Genga, idea che ho subito acchiappato in una conversazione di qualche tempo fa: «Il mio rapporto con l’analisi di un altro, ovvero con la salute o patologia di un altro». L’argomento che ci diamo quest’anno, è come trattare con la patologia del partner: sposo-sposa, amico-amica, co-dibattente etc., perché è reale che abbiamo a che fare con la patologia del partner, con il partner nella sua stessa patologia e anche noi come psicoanalisti, chi più chi meno – nel migliore dei casi nel ricordo – abbiamo a che fare con essa. Anzi, la tentazione patologica non è mai assente neppure in nessun analista, che farebbe bene a saperlo quando mangia, quando dorme, o conversa, o lavora.  Aggiungevamo come sottotitolo anche l’espressione felix culpa. Perché l’avere ancora a trafficare con una patologia non è una cattiva notizia. Io spero di saper parlare della rimozione il giorno prima di lasciare questa terra, regione di lacrime. Il mio desiderio non è quello di non aver a che fare con certe cose, non è triste avere a che fare con certe cose. Una persona che vedo regolarmente ancora, parlava del contesto lavorativo in cui si trova, con l’espressione «siamo lì a crogiolarci tutti insieme nella nostra patologia». …

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Pronunciato il 31 ottobre 2003
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016