1° SEDUTA – LACAN E IL PARTNER COME CONDIZIONE DEL PROFITTO

Seminario 1999-2000
LA SCIENZA DELLA PSICOPATOLOGIA COME SCIENZA DEL COMANDO

DOTTRINA GENERALE DELLA PSICOPATOLOGIA
L’errore nella vita psichica come vita giuridica

 

Una informazione. Ho dedicato abbastanza tempo questa estate a leggere per la prima volta in modo completo il seminario di Lacan del 1969/70 intitolato Da un altro all’Altro. A più riprese in quel seminario si occupa, riprende, quello che a molti è noto come la scommessa di Pascal: Dio esiste? Non esiste? Se tu vivi come se Dio esistesse e poi non esiste, fa niente, non hai perso niente. Ma se vivi come se non esistesse e poi esiste, hai perso tutto.

Di già il mio adorato Voltaire diceva che questa è una porcata. Con meno sapore verbale diceva che è una disonestà. Ma ai tempi nessuno osava parlare male di Pascal.

Di fronte a questo argomento, in cui Lacan si attarda più volte, finendo poi per matematizzare…, alla fin fine si spazientisce e dice: «Ma insomma questa storia… L’interesse sta tutto e solo nel fatto se il partner esiste o non esiste». Infatti la sola cosa che interessa a Lacan in tutta la sua opera per 40 e passa anni è se esiste o non esiste il rapporto, unica fonte della soddisfazione, e unica fonte del fatto che quando apro il becco io non sono un disco che dice cose che in fondo sono già state dette.

La sola cosa che interessa è se il partner esiste, se la partnership esiste, se il giudizio è possibile perché il giudizio è economico. E il giudizio economico, ossia di profitto, risulta dall’avere un partner. E il rapporto esiste se ci sono due lavori in rapporto che fanno profitto perché uno si supplementa all’altro. …

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Pronunciato il 22 ottobre 1999
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016