1° SIMPOSIO
PRIMA RAPPRESENTANZA E PSICOPATOLOGIA.
LA PSICOPATOLOGIA PRECOCE
Conclusione
Tra un momento passiamo all’assemblea, al bilancio; aggiungerò una piccola cosa.
Dal punto di vista più generale possibile: che cos’è la psicopatologia precoce? Io commenterei – diciamo momentaneamente, spero non imprudentemente, mi permetto un libero pensiero – così: consideriamola come in fondo dovremmo considerare tutte le patologie quando vengono trasferite in forme della civiltà.
Basta andare in libreria per trovare isteria a gogò, per esempio, ma anche nella televisione, nel cinema etc. È isteria trasferita dal singolo individuo a comportamenti civili, a forme della civiltà, magari dallo stesso soggetto isterico che, per così dire, dopo si rifà.
Trasposta a forma della civiltà – anziché la solita considerazione del povero bambino: “Vediamo cosa possiamo fare per lui” che è sempre il punto di partenza più errato che ci sia al mondo (come inventiamoci la psicoterapia adatta, etc.) – , la psicopatologia precoce si proporrebbe, per chi la cavalcasse fino a farne una forma della civiltà, a alternativa per l’umanità. Ci sono due umanità, ognuno vada a mettersi dalla parte che preferisce.
Dato che ciò che dico è sorretto dall’osservazione del fatto di cui sto parlando, troviamo che per questo soggetto – che o non si muove o che se si muove non si ferma più e relazioni neanche a parlarne – si potrebbe persino dire che la parola umanità è usata a sproposito. Sì, la si usa ancora perché ha una testa, due gambe, una certa similitudine con quella che è la figura umana, ossia la foto sulla carta di identità senza carta di identità, quindi solo la foto. Questa è un’altra umanità, uno potrebbe persino considerarlo il fine di un programma rivoluzionario.
Le mie considerazioni hanno questo interesse: il farci cadere giù dal nostro ridicolo piedistallo della bontà umana. Facciamo qualcosa anche per loro, nell’accorgerci che la psicopatologia precoce come non umanità può essere un progetto persino brandito da qualcuno. Mostro subito in che cosa possa essere brandito da qualcuno. …
Pronunciato il 16 novembre 2013
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore