1° SIMPOSIO
PRIMA RAPPRESENTANZA E PSICOPATOLOGIA.
LA PSICOPATOLOGIA PRECOCE
Ora semplicemente do la parola a Paola Sartori, anzi gliela prendo perché dico io la sua osservazione: un momento fa mi ha detto di avere apprezzato il mio brevissimo Think! di oggi – che è solo iniziale, non sono ancora riuscito a finirlo – quanto all’asserzione già presente nel titolo: “Non c’è punto di vista psicoanalitico”.
A cose fatte, a psicoanalisi fatta da parte di Freud, è stato Freud stesso nell’ultima delle lezioni di Introduzione alla psicoanalisi – intitolata Una visione del mondo, lì in tedesco, quindi una Weltanschauung che vuol dire una visione del mondo – a negare che esista un punto di vista psicoanalitico. È una considerazione enorme, semplicissima e enorme: non l’ha guardato nel becco nessuno.
Se c’è una cosa che connota persone non analizzate è proprio il dire: “dal punto di vista psicoanalitico”, oppure “Mi dica che cosa ne pensa lei dal punto di vista psicoanalitico”. Non c’è punto di vista psicoanalitico.
E poi Freud dice: “Noi non abbiamo punto di vista psicoanalitico, noi abbiamo il punto di vista della scienza”. Apriti cielo, che cosa volesse dire scienza. È semplicissimo: una volta avevo ironizzato su quelli che dicono la stessa cosa quando dicono: “Ah, ho fatto un lapsus freudiano”. Che poi è semplicemente una tecnica della rimozione, sposto lì il lapsus, così non me ne occupo più. È solo una delle tecniche della rimozione, ce ne sono altre. Un’altra l’avevo già fatta osservare in passato: i sorrisini di quelli che fanno capire che hanno capito e che collocano ciò che hanno appena ascoltato nel settore spiritosaggini: “Ah, come è spiritoso quello lì che parla”. Quante volte ancora si parlava dalla cattedra e io dicevo: “Non ridete”. …
Pronunciato il 16 novembre 2013
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore