Il bue di massa
Inizio da una trivialità, l’espressione notoria “popolo bue”, che significa non pensare.
Pensare è la responsabilità riconosciuta da Freud, da nessun altro: per esempio siamo responsabili della rimozione (un’analisi è un processo progressivo in cui il paziente viene eretto a giudice).
Se vi dico “Siete bestie” dico peggio che un’ingiuria, dico una sciocchezza: infatti a noi umani è impossibile esserlo, l’animalità umana non esiste (“o animal grazioso e benigno” era un errore). Da decenni diciamo che non ci sono istinti (alimentari, sessuali …).
Non esiste ma è possibile, può venire posta in essere, artificialmente, ed eccoci qua.
Per esempio, un esempio importante, solo gli umani possono essere feroci, non gli animali, oppure stupratori, o pedofili.
C’è anche l’ignoranza culturale (ma non sarò capito).
Un altro e generale esempio è quello del popolo “bue”: come è posto in essere?
Basta che venga affermato come massa, cioè che gli venga negata la Costituzione: questa unifica geograficamente una popolazione, ma non omologa tutti con tutti: promuove senza imporre – se dire “promuove” sembra eccessivo lo sostituisco con “rende possibile” – il legame di ciascuno con tutti, non di tutti con tutti come in una rete o un insieme. L’espressione “ciascuno con tutti” (e non tutti con tutti) designa ciò che chiamiamo sovranità individuale, sempre impensata. È a suo proposito che parlo dell’individuo umano come san(t)a sede del diritto, sempre impensata (ma d’altronde è lecito chiedersi se individui simili esistano).
Per essere bestia basta essere popolo-massa: la massa è nemica del singolo, della popolazione, del diritto.
Nel film Nell’anno del Signore c’è una breve scena in cui Alberto Sordi interpreta un fratacchione che, davanti a una folla su un punto alto, grida in romanesco: “Popolo, sei ‘na monnezza!”. Magnifico!
Ritroviamo tutto ciò nella distinzione corrente tra amore, sostanziale, informale, concreto, e diritto, formale e astratto.
L’enfasi da comizio su “le cose!” e “i fatti!” è assicurata.
La bovinizzazione di massa dei soggetti di un territorio giuridicamente unificato (opera della Costituzione) è ottenibile sostitutivamente anche con la loro unificazione linguistica (“gli Italiani”, decenni fa “i tedeschi”) in opposizione alla loro unificazione giuridica: anche la lingua ne è umiliata dal diventare un vernacolo territoriale, Provincia.
“Popolo bue” si oppone dunque a quel concetto di sovranità individuale di cui parliamo da anni: che è una sovranità limitata solo dall’essere impensata. …
Pronunciato il 07 luglio 2018
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo ritoccato dall’Autore.