Corso 1998/1999
«SCIENZA» O DEI QUATTRO LEGAMI SOCIALI
Il mio intervento è conclusivo per ora e con ponte gettato sul prossimo. Venendo qui mi dicevo che se in questo momento iniziando ci fosse qualcuno che ha qualcosa da dire lo faccia. Io lo farei adesso. Si potrebbe anche fare in questo momento.
In ogni caso, il lavoro di quest’anno ha portato frutto; secondo i miei indici di raccolto, il raccolto è notevole. Io sono soddisfatto del raccolto di quest’anno. Per chi viene solo a questo corso, il raccolto è dimezzato, nel senso che il lavoro della Scuola Pratica di Psicopatologia di questo anno ha avuto dell’incredibile. Io all’inizio dell’anno sapevo solo che molto probabilmente era buona la porta di ingresso, si era presa la strada buona.
Detto in termini di grandi spazi del sapere — sapendo noi che non esiste il desiderio di sapere: nel desiderio si viene a sapere —, dei grandi «contenitori», delle grandi categorie del sapere, ora ne introduco una che è quella che fa da ponte con l’anno venturo.
Mi fermo un istante sulla critica della parola «contenitore». Una volta avevo fatto osservare che indipendentemente, come sempre richiamo, dalla fede o non fede di ciascuno, la prima critica del contenitore è stata fatta venti secoli fa da Cristo in persona allorché ha definito con vero rigore che il contenitore — che i contenitori siano a riguardo del sapere, piuttosto che di natura più sociale, piuttosto che il contenimento degli psicoterapeuti, cioè tutto ciò che sa di contenitore, distinzione contenitore/contenuto — questo qualcuno ha definito il contenitore «sepolcro imbiancato». In ogni caso, il contenitore — che il contenuto sia il povero bambino contenendo… — sempre e comunque se si tratta di contenitore è «sepolcro imbiancato». Il suo contenuto saranno vermi o già attuali o divenienti, per esempio il povero bambino…
L’idea piuttosto che è andata costruendosi in questo nostro progetto che possiamo chiamare «idea di una università» — è il nostro lavoro — è l’idea di una università utriusque… e si tratta di sapere come finisce. Perché l’università medievale, ma con protrazione piuttosto avanti nei secoli, contemplava il dottorato nei due diritti, utriusque iuris, civile e canonico. …
Pronunciato il 26 giugno 1999
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore