Corso 1996-1997
ISTITUZIONI DEL PENSIERO LAICO: L’ESPERIENZA GIURIDICA
1. La legge per l’uomo
Di che cosa abbiamo dibattuto: porre questo tema equivale a parlare di ciò che da decenni, da secoli, da millenni si dibatte, e parlare di decenni equivale a dire che riguarda le nostre vite e il corso di quest’anno.
Il colpo di idea – colpo di testa –, che mi è venuto per condensare tutto in un solo punto, coincide con il titolo di sapore classico: Dell’inizio o, meglio ancora: Che inizia, perché suggerisce di trattare come equivalente quest’altro titolo: Chi inizia. Si potrebbe leggere in questa forma: Chi è a iniziare. Se c’è inizio, si tratta di “chi”; se c’è inizio, qualcuno inizia, qualcuno è con noi.
La non-tesi, ma contro-tesi, dell’avversario è che non c’è inizio. È vero che da sempre i filosofi parlano della arché, ma la sola idea che qualcuno inizia attira inimicizia, ostilità, odio o invidia.
Il sottotitolo potrebbe essere: Non l’uomo per la legge, ma la legge per l’uomo. L’avversario è l’uomo per la legge. Si tratta del moderno. Diversamente dal trattare il moderno come categoria storiografica o come epoca più o meno lunga – stringendola se si tira sul prezzo o allargandola a soffietto se si è generosi – in ciò che abbiamo ascoltato è stato introdotto il “chi”, perché dire che Cristo è il moderno è dire che il moderno è qualcuno.
“Qualcuno inizia” è il passaggio dall’impossibile al possibile. Sono riuscito a riassumere in due punti ciò in cui Gesù è moderno.
Primo: la legge è per l’uomo. Non si tratta di considerazioni morali o spirituali. Anticipo subito che si tratta di considerazioni materiali, persino materialistiche.
Secondo: la frase “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti” significa che la sepoltura non è un atto – fosse anche un atto pubblico o superpubblico – , anche se è vero che si compiono certe azioni per la sepoltura. La sepoltura è sgomberare il pensiero per l’atto. Si chiama lutto. Il nemico finge lutto, ma pratica melanconia, fino a inventarsi tutti i lutti possibili. …
Pronunciato il 20 giugno 1997
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore
I testi relativi agli interventi di questo Corso sono stati raccolti nel volume L’ esperienza giuridica, Sic Edizioni