13° – LEGGE DI BENEFICIO NORMA IMPERATIVO

Corso 1995/1996
“UNIVERSITÀ”. RI-CAPITOLARE

 

 

Ambrogio Ballabio

Prima di passare alla seconda domanda, ci sono due considerazioni che intendo rettificare sulla risposta della prima: che riguarda sempre la definizione di norma. Dire che psiche coincide con la norma, con la legge di moto e dove non c’è la legge di moto come legge di beneficio non c’è psiche, porta di conseguenza a ritenere che anche riguardo alla definizione di norma non è concepibile una norma in contrasto con la norma di beneficio. Ciò che è in contrasto con la norma di beneficio non è di tipo normativo. Non so se è una conseguenza che si può trarre.

Giacomo B. Contri

Sono d’accordo. Le conseguenze alla risposta sono molte. Sottoscrivo che non si dà norma, che sia una norma, — ossia che se una certa condotta o un certo pensiero, allora una sanzione nella retribuzione o premio o nella sanzione penale — ma dicevamo che nel diritto della prima città non c’è sanzione penale: è già grossa dire che in nessuna delle due città, in nessuno dei due ordinamenti giuridici, che poi sono l’uno al servizio dell’altro, il secondo al servizio di una deficienza, di un errore nel primo, dire che non può darsi norma nella seconda città, che, se norma è, possa essere in contrasto con la norma della prima è grossa. È affrontare la questione stessa di quello che in passato era chiamato giustizia sociale, possibilità della legge giusta, il problema della resistenza… Quando noi abbiamo incontrato — è facile da capire ma la testa resiste al facile, non resiste al difficile — quando abbiamo criticato la legge che dice che occorre una legittimazione dello stato per fare il mestiere di psicoterapeuta, la Legge Ossicini, noi abbiamo detto che quella non è una norma; non abbiamo detto che è una norma ingiusta: non è una norma giuridica e non sta in piedi come norma. Non abbiamo detto che è ingiusta e allora facciamo resistenza. Non si fa gli eroi davanti a cose del genere. Non si tratta di legge ingiusta. Si tratta di una legge che non è una legge, cosa che peraltro hanno notato tutti, salvo la malafede del volerla tenere in piedi lo stesso.  …

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Pronunciato l’ 11 maggio 1996
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore
I testi relativi agli interventi di questo Corso sono stati raccolti nel volume «Università». Ri-capitolare, Sic Edizioni


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Data di pubblicazione: 05/06/2016