Seminario 1996/1997
“VITA PSICHICA COME VITA GIURIDICA. CASISTICA”
Il comportamento di fronte a una questione non è a domanda risposta, ma il comportamento giusto è a questione posta si fanno nascere i bambini, ossia si fa rendere una questione: la questione è fatta per rendere, fatta per fruttare. È ciò in cui si differenzia una domanda come «Scusi, dov’è piazza del duomo?».
La domanda «Scusi, dov’è il paradiso?» è la stessa di «Scusi, dov’è piazza del duomo?» o è diversa? Mettiamo che ciò che dice la Rivelazione sia tutto giusto, la Rivelazione è una risposta alla domanda «Scusi, dov’è il paradiso?» così come si chiede al vigile «Scusi, dov’è piazza del duomo?», così che il rivelatore sarebbe quello che dice «Dritto a destra»? Ma noi non potevamo saperlo, l’altro sì. Cristo entra nello schema di a domanda, risposta? Ma neanche per sogno. Eresia allo stato puro. So che è eresia. La questione è fatta per rendere: la questione ha valore del talento della parabola celebre. La questione è lavoro fatto in gamma. Se esistesse il paradiso sarebbe una condizione in cui avremmo tante questioni, questioni a getto continuo.
Riguardo alla prima, penso alla serie di definizioni equivalenti: teoria della non imputabilità dell’ente, che siamo noi, e allora, poiché non imputabilità, allora non soddisfazione, uguale al fatto che tra Soggetto, Altro e universo non c’è rapporto. Il concetto di diritto è che c’è rapporto fra uno e universo: è il concetto stesso di diritto.
Cioè è una teoria anti-giuridica.
Il che equivale all’imperativo del non lavorare: di questo noto la sarcastica contraddizione apparente. Uno si aspetterebbe che l’imperativo fosse a lavorare. Risponderei a questa contraddizione che è vera, e che non è contraddizione, perché questa stessa che giustamente si chiama perversione e che solo volta al negativo chiamiamo non-clinica ed è precedente, causale della clinica, la perversione fa lavorare gli altri, mette al lavoro coatto l’universo a partire — che non ha niente da ridere — dal fatto di fare i figli: solo gli schiavi fanno i figli. Solo i negri fanno i figli. Vi consiglio di leggere i fumetti, perché se leggeste Skorpio trovereste il serial “Chiara di notte”, una meravigliosa prostituta in storie di solito divertenti. …
Pronunciato il 9 maggio 1997
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore