2° – LE VITE DELLA MALATTIA

Corso 1991/92
“PSICOPATOLOGIA”

 

 

Premesse

Avevo discusso alcuni dei punti principali dell’esposizione di questa sera, ma anche della volta scorsa,   in   particolare   con   Ambrogio   Ballabio. Dopo la premessa della scorsa volta, oggi imbocchiamo la strada.

Il mio lavoro è difficile. Non sto piatendo nessuna pietà e neanche abbassando ciò che magari non è basso. Sto pensando a una delle difficoltà, anzi (è quello che penso in questo momento) alla difficoltà di raggiungere la completezza, una sufficiente completezza nelle indicazioni e nell’ordine, che pretendo essere sistematico. Al tempo stesso devo operare condensazioni molto rapide, a volte si tratta di allusioni, diciamo: allusioni con niente di allusivo, non voglio lavorare con le allusività. In questo caso allusione significa solo che su un certo capitolo, anziché essere sviluppato il capitolo, punto una bandierina come si fa in certi grafici. Oppure fare così perché, pure essendo questi incontri, queste lezioni, non ricordo più se nove o dieci, sono insufficienti a un simile sviluppo, allo sviluppo di quello che secondo la nostra ambizione sarà non solo un libro, ma un libro che, more antiqua, si intitolerà Trattato. Del resto la parola stessa Psicopatologia è una parola battuta in altri tempi e non più battuta. Una delle ragioni che me l’ha fatta preferire è che non esistono ragioni, o quasi non esistono al mondo cattedre di insegnamenti universitari stabilizzati, istituzionalizzati, di Psicopatologia. Riguardo a questa parola un po’ afona, un po’ asettica, è più…, è un po’ ottocentesca, primo novecentesca…, ha una propria purezza nel suo valore d’uso e solo sul piano del valore d’uso (l’unica purezza che ci interessi…, le purezze trascendentali non ci interessano)… È una parola che può ancora essere rimessa nell’uso.

Dissi la volta scorsa, già mettendolo in pratica, che queste esposizioni sono divise per capitoli tutti accennati, ma venendo un poco più sviluppato uno di essi, quello che è stato chiamato “il punto in cui condensare la questione”, espressione vasta.

I punti sono questi.

  1. Ricapitolazione

Ogni volta facciamo la ricapitolazione delle puntate precedenti. Un’osservazione come premessa. Anche l’altra volta ero partito da una premessa sul piano della storia di queste cose e di queste idee. Anche questa volta vorrei farlo, e possibilmente ogni volta. La premessa è densa ma precisa.  …

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Pronunciato il 20 dicembre 1991
Trascrizione e revisione a cura di Pietro R. Cavalleri
Testo non rivisto dall’Autore
La raccolta completa dei testi degli interventi al Corso è disponibile nel sito www.sicedizioni.it


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Data di pubblicazione: 05/06/2016