2° SEDUTA – L’ERRORE “LA SESSUALITÀ”

Seminario 2000-2001
IO. CHI INIZIA. LEGGE, ANGOSCIA, CONFLITTO, GIUDIZIO

NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME
Dell’omosessualità o il dispositivo di un dio minore

 

Insomma, ossia somma delle somme, l’omosessualità non esiste. Non esiste l’omosessualità. Esiste la sessualità. È il nocciolo di tutto. Esiste la sessualità in quanto errore. E un errore esiste, con tutti i morti e feriti che lascia sul terreno. Ricordo sempre quello che dico, che non cola solo il sangue, cola l’anima. L’errore sessualità fa colare sangue e anime. Inutile dilungarsi. La sessualità è l’errore di tutti gli errori, in quanto è quello che fa decadere ciò che chiamiamo talento negativo; è la porta del cavallo di Troia. In questo senso il gay veramente — in questo caso intendo dire letteralmente — è l’avvocato del diavolo. Anzitutto nel tribunale ecclesiastico, ecclesiastico a 360 gradi.

Non ritorno, ma lo richiamo, su ciò che dicevo sulla storia del cristianesimo come storia anche della zizzania. Tra i medievali se n’è accorto uno solo, il bravissimo Alberto Magno, che oggi certamente preferisco al suo discepolo Tommaso d’Aquino, che di ciò non si era accorto. Di che cosa si era accorto Alberto Magno? Che nella sua rassegna delle specie di verginità ha avuto il coraggio intellettuale e la voglia — perché il coraggio intellettuale è averne la voglia, non è faccenda di muscoli e averne voglia è anche un’espressione adeguata per la parola moralità. Hanno cercato di separare la moralità dalla voglia. Questa separazione Freud l’ha chiamata Super-Io — è andato a individuare la virginitas diabolica, la verginità del diavolo. È tutto ciò che è stato detto qui. Uso più che altro aforismi per concludere, ma ho già detto il nocciolo. …

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Pronunciato il 16 dicembre 2000
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016