23° SEDUTA – LA PERVERSIONE IN INNAMORAMENTO E DELITTO

Seminario 1998/1999
“LA PSICOPATOLOGIA E LA SUA SCIENZA PRODOTTA DAL PENSIERO DI NATURA”

 

 

Il nocciolo è che non c’è questo senza quello.

Il peggio comincia dal meglio. Lo riprendo subito, ma prima alcune battute.

1° Punto – Innamoramento

A proposito di succube, parole evocata da Pietro R. Cavalleri, la parola «succube» richiama l’«incube» o l’«incubo». L’incubo non è quello del sogno notturno; c’è l’incubo e c’è il succubo. Il succubo è quello che sta sotto e l’incubo è quello che sta sopra e dentro. Che cos’è?

Se qualcuno avesse tempo potrebbe scrivere un libro su questo punto, intitolato Incubo e succubo: avrebbe successo. Fatelo.

Se non che la storia della lingua ha fatto che incubo e succubo, anziché designare la tradizionale coppia erotica dell’umanità a partire da Adamo ed Eva, già prima, è venuta a designare l’incubo di notte o quello che è sottomesso con la violenza fisica o psichica da altri, etc. O più francamente la relazione omosessuale maschile.

Semplicemente incubo e succube sono i due sessi allorché non sono rappresentazione della distinzione fra Soggetto e Altro. Chi ha orecchie…

Il peggio comincia come meglio, cioè come innamoramento. Cosa vuol dire innamoramento? «A me gli occhi». Vuole dire quella cosa che sta scritta da tutte le parti, che non se ne può più, e invece se ne potrà ancora per un bel po’, se non fino alla fine dei giorni.

Innamoramento non comincia da Giulietta e Romeo, da uomo e donna, magari un po’ bacati, ma comunque adulti o giovinetti.

Innamoramento è mamma-bambino. È tutto lì il punto. Mamma-bambino come coppia.

Guardate il genio di Freud che dice “si parte da tre”: mamma-bambino è che si parte dall’orrore di due.

Che cos’è innamoramento? È una promessa con minaccia. Appena si va a vedere che la promessa è vuota, ma suona come promessa, e la minaccia è indeterminata. Tutto si riduce al sentimento di perdere l’amore. Quale? Come? Non si sa. Ma c’è promessa con minaccia. Che il comando segua da questo lo segnalo solo.

Nessuno passerebbe al comando se non si trattasse di questa premessa.

La minaccia è: mi perderai. Fin qui non si capirebbe dov’è la minaccia. Ma comunque, la minaccia è «se non mi ami…».  …

Leggi tutto


Pronunciato il 25 giugno 1999
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


Download

FileDimensione del file
pdf 990625SP_GBC1501 KB

Copyright © 2025 Raffaella Colombo - C.F. CLMRFL55B43Z133J
Copyright - Contatti - Tutela della Privacy - Cookie Policy


Credits


Data di pubblicazione: 05/06/2016