3° – PRIMA RAPPRESENTANZA E NEVROSI OSSESSIVA

3° SIMPOSIO
PRIMA RAPPRESENTANZA E NEVROSI OSSESSIVA

 

Solo perché Mariella ha parlato del fallo, anticipo che presto avrò finito uno dei miei pezzi: sarà intitolato, senza tema di volgarità, scritto tra virgolette e in corsivo: “Cazzo”.
Ho già fatto una cosa del genere a suo tempo quando ho fatto un articolo, virgolette e corsivo, intitolato “Scopare”. Niente scopare: scopare vuol dire spazzatura nella pattumiera: io non scopo, ho rispetto dell’atto sessuale stesso. Non c’è nessuna spazzatura in me e non c’è nessuna pattumiera nella mia dama.

Avete presente Dante, quando caratterizza la lingua italiana con il sì, ‘Il bel paese dove ‘l sì suona’? Lo ricorderete, forse. L’italiano è la lingua in cui il c… suona, ed è l’unica lingua che abbia questa parola, l’unica di tutte le lingue occidentali che conosco. Non credo che il cinese e il giapponese di cui non so niente abbiano qualcosa di corrispondente.
È rilevantissima questa parola, che oltretutto nel suo notorio uso volgare ci tira giù dallo pseudo-cielo della parola fallo, che ci suona tanto alta perché viene dal greco, mentre giustamente in italiano questa parola è immediatamente volgare.

Ora, pensate solo al genio – sapete come si dice ‘il genio della lingua’, non ho mai saputo cos’è e non c’è, ma non fa niente –: se l’italiano ha un genio consiste in questa parola, basta che pensiate a qual punto questa espressione è sottratta alla distinzione dei sessi: tanto è vero che l’espressione ‘testa di c…’ può esser detta tranquillamente a un uomo o a una donna, è indifferente. E anzi, quando la si usa non si pensa neanche più a ciò di cui questa parola sarebbe sinonimo, cioè l’organo maschile; non c’entra. Il resto seguirà; quindi molta stima per la lingua italiana nel suo avere prodotto questa parola, molta stima, salvo elaborazioni.

Adesso dico anch’io qualcosa riguardo al nostro argomento che è solo il medesimo dell’altra volta, preso da un’altra parte; dico che noi siamo solitamente dei teorici. “Carino”, direbbe qualcuno; trovo che la resistenza maggiore in analisi è al realizzarsi come dei teorici. …

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Pronunciato il 1° marzo 2014
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016