Corso 1996-1997
ISTITUZIONI DEL PENSIERO LAICO: L’ESPERIENZA GIURIDICA
Il fondamento del V comandamento sta nel fatto che se ti uccido, non verrai all’appuntamento, mentre a me conviene che tu venga all’appuntamento.
Chiedo una Sua risposta su un altro punto: se penso nello spazio della metafisica giuridica, che è la metafisica dell’appuntamento, non penso più secondo la metafisica occidentale. Altro modo di dire la stessa cosa: d’accordo sull’evento, sull’incontro, ma nell’appuntamento c’è vera e propria produzione normativa: se l’altro accetta l’invito, ma non si presenta all’appuntamento, alla terza volta che vi mancherà, verrà sanzionato dal soggetto, che giudicherà l’altro escludendolo dai suoi rapporti. Nell’appuntamento esiste l’intero lavoro del diritto.
Il vero punto è allora il seguente: una volta posta la norma come uno dei lavori del pensiero – il regime dell’appuntamento risulta da quell’evento che consiste nel fatto che è stata posta tra soggetto e altro una norma nuova e universale, perché il “tu” che individua l’altro, individua uno dell’universo di tutti gli altri – asserirei che non ha più alcun interesse chiedersi quale fosse l’ente del soggetto prima dell’appuntamento. La nuova norma ha fondato un nuovo ente. Interrogarsi sul “prima” ha la natura del pensiero melanconico. Concludo con una frase della liturgia cristiana applicabile a quanto andiamo dicendo: “Ecce facta sunt omnia nova”. Allorché un soggetto ha stabilito un rapporto, ossia ha fondato una nuova norma in relazione a un altro soggetto, che è uno dell’universo di tutti gli altri, ha posto un novum dell’ente che libera da ogni interesse melanconico a interrogarsi sull’ente di prima. Potrebbe aderire a un’idea di questo genere?
Carlo Sini
Non posso rispondere con un sì o un no. Commenterei nel modo seguente: sono d’accordo che è l’interesse all’appuntamento a impedire l’uccisione; naturalmente il concetto di uccisione può esistere solo dopo che abbiamo fissato un appuntamento, ossia stabilito una norma. Prima della norma dell’appuntamento, che stabilisce il delitto, c’è solo assimilazione, per questo l’animale assimila e non uccide. L’interesse dell’appuntamento è tale da sormontare l’assimilazione e quindi da negare quella che, alla luce dell’appuntamento, appare come uccisione. Qual è questo interesse? …
Pronunciato l’ 11 gennaio 1997
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore
I testi relativi agli interventi di questo Corso sono stati raccolti nel volume L’ esperienza giuridica, Sic Edizioni