3° SEDUTA – INCOSCIO-COSCIENZA

Seminario 2000/01
“IO. CHI INIZIA. LEGGE, ANGOSCIA, CONFLITTO, GIUDIZIO”

 

 

Sul pavimento, sul fondamento del lavoro che Alemani ha fatto, dico innanzitutto — e forse solo questo — che ho avuto l’idea di almeno per alcuni, di facilitarvi un po’ la vita, riguardo alla distinzione inconscio-coscienza, perché mi sono accorto che tanti — e me ne sono accorto perché ci sono passato anch’io ai vecchi tempi, neanche tanto vecchi — che insomma, di fronte a qualcuno che mi dice: “Ma insomma, stringi stringi, questo inconscio…?”, perché fino alla coscienza, si dice, magari non si capisce, però dato che in questo momento sono cosciente che sto gesticolando, ecco la coscienza. Fin qui ci siamo.

Ma dammi un esempio di tipo ugualmente popolare — “sono cosciente che sto gesticolando”, magari non esaurirà il concetto di coscienza ma si capisce — dimmi un qualche cosa in cui sia ugualmente comprensibile, proprio a questo livello, napoletanoide, che cos’è l’inconscio. Risposta che non esiste. È una conquista mia dell’ultimo anno, il contenuto, non il concetto, che c’era già. Invece, l’esempistica, perché una volta fatto un esempio è moltiplicabile a lungo. È facile.

È stata una difficoltà mia e di tutti da sempre l’avere la esempistica facile su cosa diavolo è questo inconscio, senza dovere passare per una argomentazione. Ma è vero o no che è un problema di tutti? Del tipo “eccolo qua!”, alla milanese: “tel chi!”?

Lo dico subito. Questo è importante perché il punto su cui non si viene a capo, non si riesce a cogliere — e ne abbiamo detto e scritto: nel nostro mondo ormai è brandita solo dai perversi. Cos’è il Gay Pride? È la coscienza gay. È la perversione che trabocca di coscienza. Sì, diversamente dalle filosofie della coscienza di tanto tempo fa… Oggi, qualcuno si mettesse a fare un libro, il solito libro, intitolato Filosofia della coscienza, parlerebbe del mondo gay e in generale della perversione, giustamente. La coscienza nel giorno d’oggi, e per logiche ragioni, trabocca nella perversione. Ma già questo è argomentazione.

La parola, il concetto che volevo dire è, per arrivare subito a: se proprio proprio proprio potessimo arrivare a dire bene della coscienza, occorre la redenzione della coscienza, altrimenti è solo perversione.  …

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Pronunciato il 26 gennaio 2001
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016