Seminario 1996/1997
“PERCHÉ FREUD HA RAGIONE, 2”
Solo che questo va contro alla domanda del tipo: “dammi una risposta in soldoni, onestamente”. Quindi, togliamo i soldoni. Ma poi alla fin fine questo piacere sostitutivo di quello vero e normale e corretto e lussuoso e ricco e senza più il “culo & camicia” di bene e male… È uno solo, ed è noto ed è di comunissima esperienza: quando non arriviamo alla comunissima esperienza c’è qualche imbroglio da qualche parte e c’è qualcuno che imbroglia. Diciamo se alla fin fine ciò per cui apprezzavo la vecchia battuta di Kruscev che il socialismo è il gulasch per tutti: è sbagliata la risposta, ma è corretta l’esigenza di dare una risposta intellegibile per chiunque, dalla culla alla bara.
Il solo piacere sostitutivo che noi conosciamo nella psicopatologia è uno solo, ma effettivo: la riduzione dell’angoscia. Che io la raggiunga fustigandomi, bruciandomi, autoaccusandomi, alcolizzandomi, bucandomi, con magari quel tanto, stante la riduzione dell’angoscia, di accesso a qualche piacere che mi risulta dal fatto che per un momento il Super-io è stato placato. È nella più comune esperienza, dal bambino piccolo all’adulto navigato. Ed è effettiva. È analoga al fatto che ho mal di denti, e alle tre di notte non mi passa ancora nonostante tutte le cose che ho preso, e quando mi passa accidenti che piacere! E ci addormentiamo di botto. Idem per la riduzione dell’angoscia. Ed è un piacere. Su questo ci si possono addirittura imbastire i più cosmici dei discorsi, dal buddismo in poi. Alla fin fine è un bel guadagno abolire l’angoscia. Al di fuori di questo, ogni altro discorrere alto sarebbe il solito discorrere alto che è una truffa, perché non ti dice mai quale è …
Il piacere sostitutivo non è nient’altro che una più o meno duratura — ma foss’anche provvisoria, è già qualcosa, visto che l’uomo è una ventiquattr’ore, è quello cui interessa il piano delle 24 ore prima che il piano quinquennale — riduzione dell’angoscia.
La perversione ottiene una riduzione dell’angoscia. La parola pietrificazione è corretta. Il perverso poi non dorme, etc. E sappiamo benissimo che per concludere con l’angoscia faremmo qualsiasi cosa: mentire, rubare, uccidere, uccidersi, etc. …
Pronunciato il 13 dicembre 1996
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore