4° – PRIMA RAPPRESENTANZA E PERVERSIONE, 2

4° SIMPOSIO
PRIMA RAPPRESENTANZA E PERVERSIONE

 

Mi limito solo a dire che Eichmann era un kantiano – aveva ragione lui –, che ha fatto ciò che ha fatto perché era kantiano, che non ha distorto assolutamente niente e che il noto libro di Arendt, giustamente noto, ha la sola pecca di non essere arrivata a conclusione. Quale? Due, non una sola: la prima, che Eichmann era un perverso e che ciò che ha fatto è stato l’opera della perversione; secondo, che il pensiero di Kant era perverso, anzi era la forma generale della perversione.
Questo non lo poteva sopportare l’intelletto di Hannah Arendt e non lo può sopportare in generale l’intelletto di tutta la nostra cultura. Mai e poi mai ho visto confutare Kant: San Kant è come San Pascal. Nessuno lo potrebbe reggere.
La perversione kantiana è da lui stesso dichiarata: come si può avere una volontà pura ossia non causata? Naturalmente in fin dei conti è causa-effetto. Per avere una volontà pura basta che questa sia esente da passione e interesse; dovrebbe essere noto a tutti che la morale kantiana è il risultato della laboriosa costruzione kantiana tutta incentrata sulla parola pura, ma dove la purezza consiste nella privazione – noi potremmo anche dire rinuncia pulsionale – del proprio pensiero stesso e delle proprie azioni di passione e interesse.
Gli ebrei sono stati uccisi spassionatamente e disinteressatamente: è l’atto più kantiano del ventesimo secolo. In particolare, Eichmann non aveva nulla contro gli ebrei, non gli sarebbe mai venuto in mente di ucciderli, ma neanche di dire: “sporchi ebrei”, come invece faceva un po’ in genere l’antisemitismo storico: gli ebrei brutti e cattivi, puzzolenti, imbroglioni etc. In Eichmann una cosa del genere non esiste: lui non ha nulla di passionale contro gli ebrei e non ha il minimo interesse a toccare un ebreo. Eichmann realizza alla perfezione la purezza kantiana e la organizza con quella perfezione che tutti conosciamo. L’organizzazione può essere perfetta: lui ha fatto solo l’organizzatore.2 Il perverso è spassionato e disinteressato.

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Pronunciato il 12 aprile 2014
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016