4° SIMPOSIO
PRIMA RAPPRESENTANZA E PERVERSIONE
L’interessante è sempre il dato di osservazione, ormai la mia predica è unica: prima osservare.
L’osservazione è che l’analisi è per tutti, ma se tutti sono i chiamati, pochissimi sono gli eletti.
Per finire vi suggerisco il motto della la perversione che ho suggerito, “vabbè”, ossia ostilità banalizzata per il principio di rappresentanza. Vi suggerisco il “vabbè” come vademecum, perché non sarei affatto stupito e non sarebbe una perdita per nessuno se diversi oggi uscissero di qui con l’idea che almeno: “Quando sono entrato una vaga idea delle perversione ce l’avevo, le perversioni sessuali etc., mentre adesso non ci capisco più niente”. Tenetevi questa osservazione: questa impressione, anziché averla come obiezione, abbiatela come osservazione. A mio avviso uscirete da qui in gran parte con l’idea che almeno prima qualcosina avevate in mente.
Vi suggerisco come fattore, come punta di lancia, la bandiera della perversione su cui sta scritto “Vabbè”.
Pronunciato il 12 aprile 2014
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore