4° – VIVERE NELLA CONTRADDIZIONE. VIVERE NEL COMPROMESSO, CONCLUSIONE

4° SIMPOSIO
VIVERE NELLA CONTRADDIZIONE.
VIVERE NEL COMPROMESSO

Conclusione

 

Lo spunto mi viene dall’espressione di Gabriella Pediconi – “permesso giuridico” – che in un primo momento mi sembrava fosse “perverso giuridico”. Non credevo affatto che avesse commesso un errore con questa espressione, semplicemente avrei suggerito di scindere le due parole perché sono scisse: il perverso è contrario al diritto, è nemico del diritto. Perverso versus giuridico, dunque. Non sto a dirvi quanto lo è stato il fascismo e il suo allievo che è stato il nazismo: questi erano nemici del diritto e parlo proprio di quello corrente, il secondo diritto.
Mi sento di dire che la psicologia delle masse, di gruppo o dei gruppi comunque intesi, è nemica del diritto. Ho già descritto tutta la vicenda di Freud e Lacan a questo riguardo.
Mi sento di dire che se il secondo diritto, quello corrente, non esistesse, ce lo dovremmo inventare noi, qualcuno dovrebbe inventarselo. Farei fare un po’ come un Dio che agisca vicariamente, diciamo così, che sceglie il suo popolo eletto, per esempio, ma adesso lasciate stare i riferimenti divini. Ne abbiamo dato esempio recentemente con un’idea molto brillante e articolata logicamente assai bene – il testo finale è mio – con l’invenzione di una professione chiamata (ma prima che professione è una categoria) il difensore della salute. Non avremmo potuto fare niente di meglio, e nel secondo diritto, fino a farne un’associazione.

Finisco con la fantasia di essere un prete, per usarla in via puramente analogica, remotamente analogica. Un prete, dovreste saperlo, è uno che è definito solo dal fatto che gli sono conferiti due poteri sacramentali: consacrare e confessare. In tutto il resto non c’è prete. Poi, come ha fatto il Concilio di Trento, gli si possono attribuire più incarichi come quello di predicare, etc., quelle cose noiosissime. Potrebbe anche occuparsi di pitturare lui la canonica perché se non la pittura lui non la pittura nessuno, ma il prete ha solo quella roba lì. …

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Pronunciato il 6 aprile 2013
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore


 

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Data di pubblicazione: 05/06/2016