Corso 1991/92
“PSICOPATOLOGIA”
Introduzione
Avrei dovuto ringraziare i signori Piera e Gaetano Penati. Notate bene che non ho detto: il Professor Gaetano Penati e la sua Signora. È davvero un onore che siano venuti questa sera per ascoltare la parola breve, telegrafica, che volevo – e anche dovevo – dire.
Spero, che ciò che ho preparato e cercherò di dire questa sera sia almeno degno dello spenderci una serata.
Come negli altri incontri, è preparato, credo in modo completo, l’indice dei temi, con una aggiunta: potendo fortunatamente approfittare del fatto che sia- mo in anticipo di una serata rispetto alla serie degli argomenti, posso e possiamo approfittare, per questo fatto temporale e materiale, per distribuire l’argomento di questa sera – che si chiama “perversione”, al singolare – in due sere successive. Ciò che dirò, io credo, spiegherà il perché dell’attribuzione di tanta rilevanza a questo argomento (dire rilevanza è quasi comico, perché il dedicare a temi così ingenti, ogni volta, una sola serata… fa sorridere). Ed è per questo (lo avete già visto, lo avevo esplicitato) che l’esposizione ogni volta organizza una materia, che è tra complessa e complicata, in una serie di capitoli…, articolata e lunga, per fermarsi poi su una questione centrale. Ogni volta è stato così e così sarà anche questa sera.
- Premessa
Inizio subito seguendo l’ordine dei temi preparati. Anzitutto una Premessa. In questi argomenti di cui ci occupiamo, ho voluto chiare alcune cose come la seguente: in ciò di cui stiamo parlando, e in particolare questa sera, non si tratta di esporre, di organizzare le idee o magari di essere o credere di essere come sempre più intelligenti di altri, si tratta – essendo una constatazione e non una presunzione – di scoprire. Siamo in quello che storici e filosofi della scienza chiamano “il contesto della scoperta”. Vi invito a cooperare con me e con noi a questo scoprire: il tema “perversione” è il tema di una scoperta. Ed è nel contesto di questa esplicita convinzione, che sono benvenuti anche eventuali errori: nel contesto della scoperta anche l’errore è valido e fecondo. Avete notato: non ha nulla a che fare con una scusante anticipata, sono assolutamente convinto di avere ragione. …
Pronunciato il 7 febbraio 1992
Trascrizione e revisione a cura di Pietro R. Cavalleri
Testo non rivisto dall’Autore
La raccolta completa dei testi degli interventi al Corso è disponibile nel sito www.sicedizioni.it