6.a SESSIONE – INTRODUZIONE (ultimo intervento pubblico)

Ultimo intervento pubblico di Giacomo B. Contri

 

Come avete visto, io ho mandato, vi ho mandato per lettera tre argomenti, gli stessi che ho messo sul sito. Sono i tre argomenti, non uno di più non uno di meno, che sono le mie tre verità. E di anni.

Pensiero giuridico dell’amore, ma è caduto da Antigone in poi, anche da Gesù Cristo in poi:

il pensiero di Gesù sull’amore rimane tutto da fare.

Il pensiero di Gesù sull’amore ancora non c’è. E era da fare.

L’altro mio pensiero – c’è da fare anche quello di Gesù sull’amore – è il passaggio già detto tante volte, è il passaggio da simile a prossimo:

“Ama il prossimo” è ciò che ho detto a proposito del mulino, è il passaggio in cui il simile approfitta, approfitta e questo lo passa a partner.

Fino a Gesù non abbiamo ancora il passaggio a partner, cioè quello che profitta; ambedue profittano.

Nel Simposio di questo anno invito tutti, da ora in poi, sul curarsi delle proprie resistenze.

E Lacan, Lacan non ha avuto, intenzionalmente, alcuna cura per le resistenze, le sue e altrui.

Lacan non ha avuto cura delle sue resistenze e di quelle dei suoi pazienti. Le sue: il che ha avuto conseguenze gravi.

I miei capitoli sono la scienza iniziata con Freud.

Vi ho già detto che se uno di voi compera un chilo di Interpretazione dei sogni compera un chilo di inconscio:

inizio della scienza introdotta da Freud.

Ora lascio la parola a Raffaella, pardon a Mariella, per poi in questa nuova fase del Simposio lasciarne il compito di direzione a Raffaella Colombo con la collaborazione di Glauco Genga. Nella direzione dell’analisi delle proprie resistenze, vale a dire per la correzione.

Bene, io sarò presente come posso.

Lascio dunque la parola a Mariella Contri.

[Precisazioni]

[Non Scienza Diritto Affidabilità, ma Scienza Diritto Fede]:

Io ho detto fede. Perché è parola più compromettente e più corrente. Dopo averla separata da Dio, la fede riguarda chiunque.

La fede non è un derivato di Dio, ne è un caso particolare, Dio.

[Sul nesso tra i concetti di affidabilità e giuridicità]:

Uno chiarisce l’altro. Do fede a chi giudico affidabile.

Nel far discendere la fede da Dio è escluso il pensiero dell’affidabilità: a Dio non si pensa se è affidabile.

Va da sé che si crede in Dio, salvo non credere.

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Pronunciato il 15 Gennaio 2022
Trascrizione a cura di AA.VV.
Testo non rivisto dall’Autore.


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Data di pubblicazione: 05/06/2016