Seminario 2001/2002
UNA IDEA SEMPLICE. LA PIETRA SCARTATA. IL PENSIERO
PENSIERO E DESTINI DEL PENSIERO NELLE PATOLOGIE
LA SCISSIONE TRA CONOSCENZA, MORALE, PSICOLOGIA
Gli interrogativi kantiani del nevrotico
Approfitto con la stessa brevità di fare un auspicio — parola un po’ démodé, ottocentesca — riguardo al lavoro che stiamo facendo e direi in particolare oggi, se ben ricordo anche la volta scorsa, ma ora mi sfugge il dettaglio.
Ricorderete che io sono già stato insistente su questo punto; questa insistenza nella mia mente è presente, è viva, ma niente di ossessionante. Dico ancora che sento ancora l’importanza e la non ancora soddisfazione data a questa importanza, dello sciogliere il concetto e la parola stessa di nevrosi. Ci sono ritornato già più volte. E a me serve ancora un lavoro paziente a questo riguardo, che qualifico anche di ricerca. Ma c’è qualcosa che ripeto non si scioglie ancora a questo riguardo. Io ritengo che ciò abbia anche a vedere non solo con la parola, ma anche con il concetto di nevrosi. E io farei un piccolo passo in avanti con una distinzione, suggerendo che diversamente da ciò che sempre, ovunque si è pensato, e la parola nevrosi è una forte tentazione a questo pensiero, che quello di nevrosi sia un concetto della clinica. Falso. Il concetto di nevrosi è un concetto della logica. In esso il discorso è mutato, è trasformato per mezzo di veri e propri operatori, e quello di operatore è un concetto della logica stessa. La rimozione è un operatore, la scissione-divisione è un operatore: logica del discorso. Capitolativo e ricapitolativo del discorso. …
Pronunciato il 13 aprile 2002
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore