7° – DISSOLUBILITÀ DELL’ISTERIA

Corso 2003/2004
IL MONDO COME PSICOPATOLOGIA.
L’ORDINE GIURIDICO DEL LINGUAGGIO

 

 

Nevrotico = l’uomo del peccato originale

La mia esposizione di oggi non è ancora articolata: mi occuperò solo di informare con personale soddisfazione di aver trovato non solo nomi diversi per la nevrosi, ma soprattutto un concetto generale per ridefinire tutto daccapo che cos’è la nevrosi.

Io dico che il nevrotico è l’uomo del peccato originale. Sul puro terreno logico e linguistico: potremmo averlo inventato oggi, non occorre avere letto i sacri testi. Ma diciamo che la saggezza e l’acume di quei sacri testi rimane ingente e unica.

Il peccato originale – vi si insegna – è trasmesso a tutti. Anzitutto esso si trasmette, ha una trasmissione. Attenzione alla problematica della trasmissione: non è solo quella scolastica o delle scienze. La nevrosi si trasmette. Il nevrotico è il peccatore. Senza distinguo: il peccatore secondo i preti e secondo altre accezioni, e poi c’è questa idea… no, il nevrotico è il peccatore.

A tanto maggiore ragione, mi viene spontaneo – dico meglio: logico – riconfermare la distinzione tra le specie diverse di confessione, nonché la distinzione tra il peccato dell’altro e il mio. Quante volte abbiamo costatato che in virtù del senso di colpa si è molto inclini a confessare le proprie colpe – fino a inventarsele purché non siano quelle giuste – mentre alla confessione del peccato dell’altro è attaccata l’intera resistenza.

Potrò accusare i miei genitori di qualsiasi cosa, ma non:

1) di essere dei nevrotici esattamente come me;

2) di essere i trasmissori ereditari di una trasmissione su cui fino ad oggi siamo stati incapaci di fare beneficio di inventario.

É un grande momento, in particolare nel lavoro analitico, allorché un soggetto scopre la diagnosi del proprio padre e della propria madre. La parola pietà non va presa solo nell’accezione lacrimosa manzoniana, ma diversamente: chi riconosca la patologia dell’altro nel suo essere traumatico, nel senso proprio contundente della parola, non passerà all’odio per i genitori. Costui si accorgerà, come è capitato a me, che tra i comandamenti esiste il quarto, e lo applicherà facilmente, senza sforzo.   …

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Pronunciato il 22 maggio 2004
Revisione a cura di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016