Corso 1998/1999
«SCIENZA» O DEI QUATTRO LEGAMI SOCIALI
Questa è stata la scelta di Franco Malagola: io sarei stato anche più contento, ma non è una critica, se si fosse diffuso per un’altra mezz’ora. Intendo che l’argomento in cui ci ha appena introdotto è veramente una appena introduzione: sarei contento se un’altra volta lui andasse avanti.
Consideriamolo un aperitivo e l’aperitivo — ho già usato questa similitudine — è qualcosa che trasforma un corpo facendolo passare a uno stato di eccitamento: l’appetito. L’aperitivo è la prima freccia del movimento.
Ricordate che abbiamo disegnato così: la S iniziale si legge “corpo”. Niente di soggettivo. Che lo si chiami “eccitamento”, “spinta”, o la parola tedesca di Freud Drung, è proprio la spinta, come si dice in autobus «Non spingere». Il caso dell’aperitivo è «spingimi!».
È nella patologia che si comincia a dire «Non spingermi, non eccitarmi», ossia che si dà del maleducato all’Altro.
Abbiamo sentito parlare di passioni. È del tutto ovvio che da questa parte sta un’azione e qui è avvenuta una passione, ma proprio nel senso classico di “agire” e “patire”. È il patire senza sofferenza.
La grande aggiunta è che questo eccitamento è stabile: fatto una volta sarà infinito, non ci sarà bisogno di ricarica.
Questo movimento complessivo è stato esemplificato da noi con una frase, ma sostenendo che frasi come questa sono costruibili a piacere, a condizione che ci mettiamo a costruirle. Conoscete la frase: Allattandomi mia madre mi ha eccitato, ossia chiamato, a fare un lavoro tale che altri lavori per un prodotto che sia suo e mio beneficio. Il produrre queste frasi si chiama vita psichica normale, quotidiana. Diciamo che si potrebbe dire che la nostra individuale normalità è testimoniata, documentata, descritta e quant’altro dal numero di frasi di questa specie che popolano la nostra vita quotidiana. Dire così può essere utile all’esame di coscienza quotidiano: quante frasi sappiamo costruire come questa? …
Pronunciato il 27 marzo 1999
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore