2004/2005
LA LOGICA E L’AMORE
Siccome fuori fa freddo, sono favorevole… al concetto di calore animale emanato da esseri umani. Questo è forse l’unico caso in cui ammetto che c’è dell’animale nell’uomo, mentre in tutto il resto no: mi sono sentito un po’ come Gesù sotto il bue e l’asinello.
Riguardo all’avvocato della salute ho una prima nota. Mi sentirei di introdurre una rettifica, premettendo che ci si può pensare ulteriormente, nel definire tale figura come l’altra faccia dello psicoanalista. Si potrebbe meglio dire, considerando che non vedrei l’obbligo di essere un analista, che l’avvocato della salute è l’altra applicazione del pensiero di natura, laddove la psicoanalisi è l’applicazione di questo alla cura. Termino qui la nota e ognuno dei presenti può fare le sue personali considerazioni in vista di una possibile discussione.
La seconda nota: ascoltando il caso esposto da Giulia Contri mi sono sentito un po’ in apprensione per la ragazza in questione. Non la conosco e non ho ragioni personali per esserle affezionato. Ma ho, in un certo senso, l’orecchio esercitato nel sentire la tonalità del querulomane. Qualcuno sa cosa intendo con tale termine. Per chi non lo conosce, lo definisco in questo modo: è chi va in giro a fare causa a tutti, chi giudica tutto con il tribunale, chi attacca perfino il proprio medico. È un orientamento del pensiero, così come esiste una concezione querulomane della politica.
È chiaro che quel padre è un imbecille, e che va oltre quell’imbecillità di cui noi tutti siamo capaci. Questa è una pecca seria che connota sul versante paterno l’origine della patogenesi. La divisione del lavoro, quando esiste la patogenesi, prevede l’imbecillità al padre, mentre la madre è la santa depositaria dell’idea presupposta, magari sotto le vesti della mater dolorosa.
Il motivo del mio intervento è però questo. Vorrei imitare l’urlo del gufo, che si compone di due versi, o suoni, uguali, uno breve e l’altro lungo, in maniera simile al punto-linea dell’alfabeto Morse. Faccio anche notare che questo alfabeto rispetta perfettamente l’alfabeto dalla lingua consueta: ogni singola lettera è rappresentata da definiti punti e linee. L’urlo del gufo no. …
Pronunciato il 16 aprile 2005
Revisione a cura di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore