Ritengo che per la stragrande maggioranza dell’umanità la propria maceria rispetto all’argomento di oggi – incesto, Edipo; complesso paterno è stato chiamato poi da Freud e aveva ragione – o, comunque, uno dei dati della nostra esperienza di pensiero è che quasi nessuno riesce a pensare a sé come figlio o figlia in quanto nato dall’incontro sessuale della madre con suo marito: fra la madre e il marito non è successo niente per quanto riguarda il mio nascere.
Persino la parola concepimento, che vuol pur sempre dire che ci si sono messi in due, per quasi tutti è impensabile: l’atto sessuale di mio padre con mia madre è impensabile, vedete se mi sbaglio sul vostro conto o no.
Finale.
Io che sono e sempre più sono un devoto della Madonna, non in senso gergale, osservo a sua difesa che attraverso i secoli – a ben due millenni – è diventata la rappresentante, la testimonial, l’incarnazione dei sessi come obiezione di principio all’altro.
No: Madonna è venuta a significare no, non se ne parla neanche.
Bisogna dire che non è una buona celebrità per questo celebre personaggio. La Madonna incarna il ‘non si fa e non se ne parla’. Non ci sono neanche calamite, non c’è niente.
Tutti parlano delle bestemmie: scusate, questa è la bestemmia somma sulla Madre di Dio.
Già, solo che nessuno è mai riuscito a pensarla diversamente, mentre io ho sempre fatto osservare che, stante proprio al testo di Luca, il caso della Madonna è il caso più celebre in tutta la storia dell’umanità di incesto padre-figlia: è il caso di un padre che l’ha messa incinta decorosamente, ma resta pur sempre che si tratta di incesto. […]
Pubblicato su societaamicidelpensiero.it
Pronunciato il 14 maggio 2016 con Altri
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore