Corso 2006/2007
IL TRIBUNALE FREUD. LA RIVOLUZIONE FILOSOFICA DI FREUD
Ho solo una idea in mente, che faccio precedere da un invito, un suggerimento.
L’invito è questo. Voi conoscete l’espressione «Gente di dura cervice». Testa dura! Chissà perché i Vangeli devono essere tradotti in quel modo cervellotico… «Il Padre mio…»: «Mio padre», no?
Ha detto così, perché tradurre con parole auliche?
In fondo ho già introdotto.
Non mi sto permettendo di imputarvi tutti o alcuni di dura cervice, e non importa affatto quello che io penso degli uni o degli altri. Oltre tutto mi posso sbagliare, e non mi ergo a giudice, in questi casi. Semplicemente, vi suggerisco come atteggiamento di metodo… che bella parola! Quando il metodo è tutto pulito… come quando si è appena passato lo straccio; si mette a posto la cucina… Bisogna sempre stare attenti al «tutto pulito». Quando ero bambino, ragazzo, usava ancora l’espressione: «Dove non passa il prete…», ossia la cameriera spazza sì, ma spazza solo dove si vede. Quando viene il prete a trovarci, non vede lo sporco, ma c’è. Questo per non avere fanatismi sul metodo. E c’è un modo sicuro per non sbagliarsi: mai e poi mai e poi mai concedersi di separare questioni di metodo e questioni di merito. Mai e poi mai farei una introduzione dicendo: «Comincio con la questione di metodo». È subito una questione di metodo e di merito. Saranno distinte come le due dita di una mano, ma è la stessa mano, nello stesso tempo. Vi suggerisco come atteggiamento di metodo di auto-considerarvi persone di dura cervice, con la testa dura, indipendentemente dall’imputarvi effettiva durezza. Poi ognuno se la vede.
Il mio metodo di uscire dalla dura cervice, dicendolo alla cartesiana, è avere le idee chiare e distinte. Un altro modo per dirlo è di non usare mai un termine che va al di là di una cultura di scuola secondaria. Il pensiero di natura, la sua scrittura, ha fatto esattamente questo. Non c’è un solo termine che richieda un sapere specialistico, di nessuna specie. Se mi fosse capitato, vorrebbe dire che ho sbagliato. …
Pronunciato il 16 giugno 2007
Revisione a cura di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore