9° – LA NORMA – O AMORE – È AVERE UNA FRASE DI INIZIO

Corso 1997/1998
UNIVERSITÀ. CHE COSA POSSO SAPERE

 

 

Quando pubblicheremo il libro dei lavori di quest’anno, ogni mattina, ogni giornata dovrà cominciare con i pezzi di Cavalleri.

Un rapido pensiero mio per introdurre in una parola la giornata di oggi: la norma — sinonimo: “l’amore” (alcuni avranno già compreso la sinonimia secondo la quale trattiamo queste due parole) —, ancor meglio sarebbe dire «La norma…» e poi fare una nota a piè di pagine e dire: «Il significato di ciò ho appena detto è il significato della parola amore, che è come dire che nessuna frase può iniziare con «Ti amo», ma ci sarà una frase tale che dopo la persona cui l’ho rivolta possa dirsi, come con una nota a piè di pagina nel proprio intelletto «Allora questo è amore». La frase «Ti amo» è un flatus vocis che nel migliore dei casi è puramente inutile. Se è la nota a piè di pagina che dice «Allora, questo è amore» allora ci siamo.

La norma è avere una frase di inizio — proprio di inizio giornata, può trattarsi di due sposi al risveglio, di due che si incontrano per strada, dell’inizio di una parlata come quella che ha fatto Pietro R. Cavalleri o che sto facendo io, etc., ventiquattr’ore al giorno, stante che noi siamo delle ventiquatt’ore ambulanti — tutti gli inizi, anche i più empirici e contingenti (quando avremo l’intervallo e incontreremo qualcuno che non vediamo da n giorni o all’apertura di un’azienda, che ha un inizio; quindi la parola eccetera è ben usata in questo caso. Et coetera: ogni altra occasione che si possa dare) — la norma quindi è avere una frase di inizio — che sia tale da verificare il detto che «il buon giorno inizia dal mattino», si vede dal mattino, dal mattino di ogni occasione, di ogni circostanza, fossero anche le tre del pomeriggio — in cui l’Altro possa inserirsi, introdursi, meglio inserirsi e introdursi che il sopravvenire, il sopraggiungere, con una sua frase. Il risultato essendo imprevisto al primo e al secondo. Qui si può vedere che cosa è un patto, che è differente da un contratto, perché nel contratto è già tutto scritto prima.  …

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Pronunciato il 21 marzo 1998
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016