Corso 2008/2009
LA DIFESA E L’ERRORE DEL PENSIERO COMPETENTE
Scusate, sono handicappato. Mi dà l’occasione per consigliarvi di non fare mai gli eroi. Io ho fatto l’eroe: aggredito per modesto furto, ne son venuto fuori conservando i trecento euro che avevo in tasca, ma con una spalla slogata. Sarebbe stato meglio arrendersi. Sempre, arrendetevi sempre: quando arriva il nemico, confessate tutto. Non sono neanche per l’idea introdotta dal cinema – ormai venti, venticinque anni fa – della figura dell’antieroe; sembrava una buona idea ma non è nemmeno buona l’idea dell’antieroe. Non so se ricordate Antony Hopkins o alcuni altri.
Ho modo indubbiamente personale di anticipare l’apertura, l’inaugurazione che sto per fare, per dire che è qualche mese che si va facendo nel mio pensiero quest’immagine che è l’immagine di una nuova alba. Non so quanto vi dice questa espressione, ma oggi mi sento di dirlo. La auguro anche a voi e credo che sia un buon augurio questa sensazione mentale, chiamiamola così, anche per altri; comunque ho il sentimento di una nuova alba. Lo posso ben dire, visto che con questa nella mia vita di albe ne ho avute cinque. Non mi metto a farvi la storia della mia vita, vi dico solo la penultima che ha avuto luogo quindici anni fa con il Pensiero di natura e la nascita dello Studium Cartello. Oggi ne fiuto un’altra che corrisponde al titolo che sto per dare. Alba è un lessico metaforico, potrei sostituire la parola con ordine, ma non voglio essere pedante, ho già detto che ordine non è sistemazione – ma questo è già buttarmi nei concetti – e che ci sono sistemazioni che sono disordine. …
Pronunciato il 18 ottobre 2008
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore