Il Corso di questo anno è in continuità con quello appena scorso, in cui l’imputato del Tribunale Freud era (ancora) denominato “Super-io”: noi non gettiamo mai via le parole freudiane, pur innovando completamente il lessico grazie all’incremento dei concetti.
Il tema odierno può venire introdotto con la domanda: è mai esistito un legame coniugale riuscito?, e anche:
è mai esistito un legame sociale riuscito?
Si noterà il collegamento delle due domande, che né Kant né Hegel riuscivano a fare.
Alla domanda può venire unita l’osservazione propriamente analitica che l’ordinaria e variabile distruzione del legame coniugale è in continuità con la distruzione del complesso edipico: o anche dell’“incesto”, in quanto legame privo di predizione (scientifica) e prescrizione (morale), e dunque anche dell’Oggetto astratto “Sessualità” o “Istinto sessuale”.
L’attacco più velenosamente irresistibile all’amore è quello perpetrato in nome dell’Amore come Ideale o Oggetto sovrastante, astratto perché astraente dalla competenza individuale o pensiero: si tratta di corruzione morale, prodotta con sorpresa anzi scandalo da una Morale vigente. Un tale attacco – Amore contro amore, massimo dell’inimicizia nel massimo di prossimità – merita di essere chiamato perfidia: è la leva della per-fidia che prende la buona fede come punto d’appoggio per la sua aggressione sequestrante.