Potreste scrivere con me, invece di me, prima di me, meglio di me, questo articolo, in anni in cui è tanto proclamato l’invito “Non abbiate paura!”
Metto sulla strada con la canzoncina “Who’s afraid of the big bad wolf?” che ha dato spunto a “Who’s afraid of Virginia Woolf?” (chi non ne sa abbastanza può consultare rapidamente Google).
Si è poi definitivamente sulla strada con la distinzione a tutto spessore, e popolare, tra paura e angoscia:
ma tutto è fatto con tutti i mezzi affinché questa distinzione scompaia, in quanto designa fonti non omologhe della minaccia.
Ci sono pazienti di analista che pur riconoscendola all’inizio la disconoscono alla fine:
ci sono analisti che l’hanno disconosciuta.
Tutto Freud è in questa distinzione, censurata con ogni mezzo psicologico e morale.
Senza questa distinzione la frase originaria (evangelica) è perduta.
giovedì 23 settembre 2010
Pubblicato su www.giacomocontri.it