CONCLUSIONI

Convegno 1994
“LA CITTÀ DEI MALATI. ENCICLOPEDIA E GUARIGIONE”

 

 

Anzitutto ringrazio Tito Perlini.

Mi è venuto in mente, ascoltando prima, un nuovo articolo di quelli che si potranno sviluppare: l’aggettivo nudo. E io scriverei questo articolo, vero e proprio articolo enciclopedico, e trance che decide su una questione supermillenaria, è che il nudo non è il mio o il tuo corpo senza gli abiti. Nudo è il manichino, il manichino della boutique al cambio di stagione. I nostri progenitori che si vergognarono perché… — fino a lì andava tutto bene, ma poi, dopo il peccato si vergognarono a essere nudi, non è affatto che si sono sentiti nudi, cioè senza gli abiti così che si vedevano il sesso e gli organi sessuali secondari — si sentirono dei manichini.

Ricordo ancora che da piccolo quando giocavo con le bambole — in casa o altrove le bambole mi capitavano sottomano — a me dava fastidio che sotto la gonna non c’era niente. Non che con questo la soluzione sia come fanno in un tempo abbastanza recente, attaccarci su anche il sesso, così come si trovano bambole in giro: sono manichini con il sesso. Quindi restano manichini. Adamo ed Eva si vergognarono di essere dei manichini con incollato il suo sesso, ossia che non avevano sesso: di questo si trattava, che non l’avevano più.

Il nostro ordine ha il metodo del fine. Il metodo non è quello della costruzione del sistema per deduzione, ma è quello della costruzione di un vero ordine cosmico per paragone. Non abbiamo fatto altro che dire questo; un po’ come se dicessi: se prendiamo questo oggetto come termine di paragone per tutti gli enti o per tutte le parole di questo mondo, è chiaro che la lista, il lemmario finisce presto. Quanti sono gli oggetti che sono paragonabili a questo, ossia che possono accettare nella loro natura di avere un pacchetto di Marlboro come polo nord, cioè come termine di paragone? La lista finisce subito.

Il nostro assunto è che quella (S-A) come termine di paragone è infinita, ossia che non ci saranno eccezioni. Interessante dire così: è essere scientifici. Abbiamo posto il terreno della verifica del lavoro che stiamo facendo.  …

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Atti del convegno


Pronunciato il 4 giugno 1994
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016