“Facci sognare!”:
che idea balorda di politica!, e di vita personale.
Peggio che balorda, barocca:
perché, come dico da tempo, “barocco” significa:
non è vero niente!
Il più barocco dei barocchi è stato Calderon de la Barca, che ha scritto uno dei drammi più noti al mondo, “La vita è sogno”, per sostenere – individualmente, politicamente, teologicamente – che non è vero niente!:
ossia l’idea tradizionale, non freudiana, di “sogno”:
Calderon è stato il massimo cronachista della sua epoca, ha segnato il goal del nichilismo.
Appunto, non il sogno freudiano (che è il nostro di tutti) che non è affatto un “sogno” come Freud ha tenuto a precisare pur avendo conservato la parola.
La distinzione è specialmente marcata in quel “Facci!”:
infatti i nostri sogni nel sonno sono interamente opera nostra, pensiero in atto in ordine a una meta:
nessuno ci “fa” sognare, mentre “facci” sognare è andare in cerca di un padrone.
Nel “Facci!” si domanda qualcuno che semini Oggetti come i Doni di Pandora:
almeno si domandassero panem et circenses!
I grandi Capi del Novecento hanno fatto sognare molto, anzi è questa la funzione del Capo nella psicologia delle masse.
La freudiana “Psicologia delle masse” andrebbe scritta una seconda volta, non per correggerla neppure in una virgola, ma per aggiornarla: perché oggi la psicologia delle masse ha fatto… progresso, non per la felicità delle masse.
“Psicologia delle masse” di Freud dovrebbe diventare un testo-base di una nuova cultura politica.
Che idea balorda quella di “sinistra” pronta a diventare di “destra” (caso di Mussolini), ma conservando Ideali di “sinistra” se non “rivoluzionari”.
Una modesta consolazione mi viene dal sapere che Marx e Lenin non erano di “sinistra”.
Ricordiamo che Mussolini ha cominciato da leninista:
infatti una canzone di era fascista diceva:
“Lo dico anch’io / che ho sbagliato / quand’ho gridato / viva Lenìn!”.
Sarebbe bene ri-pensare da-capo, non dal Capo o dall’Oggetto.
Milano, 24 ottobre 2007
Pubblicato su www.giacomocontri.it