Sono gli innamorati, eventualmente analfabeti, i quali credono che l’amore (ho così annotato che c’è credenza) sia corrispondenza tra esseri:
reciprocamente contemplativi, occhi negli occhi (“iri da iri” scrive Dante), finiranno per mettersi le dita negli occhi.
Ecco perché, tanto per cominciare, la psicoanalisi non è vis-à-vis, ossia l’analisi comincia mettendo fuori causa l’innamoramento.
La filosofia corre per le piazze, poi i filosofi la raccattano:
come il formaggio con le pere, che il contadino conosceva già.
Al pari dell’angoscia, anche la filosofia fa l’amore (vedi ieri):
angoscia e storia del pensiero restano solidali:
questa storia potrà finire?
martedì 21 marzo 2017
Pubblicato su www.giacomocontri.it