SABATO DOMENICA 24-25 MAGGIO 2014
in anno 158 post Freud amicum natum
Flatulenza culturale
L’idea più comune, falsa e anche comica di “inconscio” è quella di intestino dello spirito con il suo meteorismo, per cui sogni e lapsus sarebbero i peti dello spirito:
non se ne osserva la competenza, l’eleganza, l’umorismo piccante.
L’inconscio non è il profondo, è il pensiero stesso nella contraddizione, sotto le bombe dell’angoscia:
il pensiero non ha profondità né livelli, né interiorità, è una superficie infinita come suolo calpestabile.
Però ha affetto perché è come la mano che stringe il bicchiere:
la forma della mano è l’affetto della mano per il bicchiere:
idem, la lettura dedita di un romanzo è l’affetto della mente per esso.
La disciplina fondata da Freud non ha dunque un oggetto particolare (“disciplinare”):
questo è il medesimo della logica (il pensiero), che però non si è mai occupata del modo di produzione della contraddizione:
questa senza soluzione produce la psicopatologia.
La terapia psicoanalitica è logica.
L’amore se è è logico:
la logica che conosciamo è poco amorosa.
Freud ha completato la logica.
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