Precede l’articolo di ieri.
Il passaggio politico è coevo di quello adolescenziale:
pericolo!
Lo descriveva ingenuamente (pericolo!) l’inno Giovinezza (1909, Oxilia-Blanc, vedi Google):
Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza
subito sinistro:
Della vita nell’asprezza
il tuo canto squilla e va!
anche con accenti di patriottismo sanguinario:
nel 1917 acquisirà versi nazionalisti e guerrafondai:
per gradi evolutivi successivi diventerà l’ “Inno Trionfale del Partito Nazionale Fascista”.
Oggi Giovinezza, sia pure riportata alla versione iniziale, sarebbe politically incorrect sì, ma del suo pensiero non è cambiato nulla:
con arrangiamenti a Sanremo ce la vedo.
Avrà ancora una sua psicologia dell’età evolutiva? (sinistro concetto):
non lo predìco, meno ancora lo auguro, ma non lo escludo, non essendo cambiato il nostro pensiero su infanzia e adolescenza.
“Bellezza” è una delle parole peggiori dei nostri anni.
giovedì 5 giugno 2014
Pubblicato su www.giacomocontri.it