La prima se non unica obiezione che si possa rivolgere a Freud, è di essersi illuso – proprio lui che ha criticato l’illusione religiosa – che esista quella meraviglia formale che é stata chiamata, non felicemente,”complesso edipico” (infatti Edipo, ma anche Giocasta, non aveva un buon… “Edipo”).
Ma è meglio così: perché lo incontriamo sempre e solo in stato infelice, o di crisi, se non in stato di distruzione (Zerstörung) cui la patologia consegue.
Che significa questo complesso? Il suo disegno – un vero e proprio disegno di legge – è chiaro.
È un regime di privilegio come anticipo gratuito costituzionale – come si dice costituire una dote o una rendita: che può essere costituita anche per un neonato – il cui beneficio è anzitutto il regime stesso di privilegio, paragonabile a un modo di produzione.
Dico costituzione ossia diritto, non fantasma ossia teoria. È il primo accadere psichico – psychisches Geschehen – freudiano (“primo” non nell’ordine evolutivo), o pensiero.
Esso consiste in un coniugio virtuale, anteriore alla maturazione sessuale, come regime di comunione di beni con l’adulto distinto come quello di altro sesso.
La facoltà del rapporto, e il rapporto come facoltà, è iniziale (la comunione di beni di Edipo e Giocasta era la coreggenza della città: ma nel loro malridotto “Edipo” hanno rinunciato, nonché al rapporto, alla coreggenza sovrana). …
Primi di ottobre 2006
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