Il malumore si vede al “meglio” in TV, specialmente nei talk show in cui si strologa di politica (non che sbandierare il “bello” sposti qualcosa):
All’opposto c’è solo l’ … opposto, il buonumore maniacale stampato sul viso dei bambini “felici” in pubblicità e al cinema, con quei sorrisi coatti che ricordano anziani che si aggiustano la dentiera o donne che si applicano il deodorante:
la satira (non il comico) lo teorizza.
Malumore e buonumore sono esempi di emozione sostituiti all’affetto, carnevalate fuori stagione.
Il malumore è obiezione di coscienza, umore della filosofica coscienza infelice, crisi senza critica.
Non ho distinto malumore pubblico e privato, ce n’è uno solo, politico, antigoneo.
martedì 10 febbraio 2015
Pubblicato su www.giacomocontri.it