«Child», n. 0
maggio 1997
Insulto patogeno
Insulto patogeno, o trauma psichico, è un attacco alla facoltà di pensare del bambino, alla sua possibilità stessa, cioè alla sua facoltà di comporre (come con-porre) l’edificazione delle proprie leggi di movimento.
Nemico del giudizio
Il nemico è nemico della facoltà di giudizio, già così bene costituita nel bambino (piacere/dispiacere, sì/no). L’insulto del nemico ha un nome tecnico: si chiama esautorazione, contro un soggetto che sa già autorizzarsi.
Ingenuità/Innocenza
La facoltà del giudizio – facoltà precoce – è inizialmente costituita nell’ingenuità: che è la porta – bella porta, esteticamente gradevole – aperta al cavallo di Troia dell’eziopatogenesi. Solo dopo saprà pensare «Timeo Danaos» e, come Gargantua, «a caval donato guardare sempre in bocca». L’ingenuità è il bel segno del peccato originale nella natura. Il successivo progresso, e successo, per il bambino ha un nome: innocenza, che, detto popolarmente e trivialmente, significa non lasciarsi più f…re. Tra innocenza e ingenuità sta un dramma: in un significato non minore, e talora più complesso, che nei drammi di Shakespeare.
Metodo/ Merito
Con il bambino, fate questioni di metodo separate dalle questioni di merito: il successo patogeno è assicurato. Ma una certa Psicologia chiama «concreto» il merito e «astratto» il metodo. Giudicate: è il linguaggio del nemico. Nell’anoressia mentale, così metodica e astratta a ogni livello, non si mangia («concreto») più. E non è il solo mangiare a esservi compromesso.
Neuropsicosi da offesa
Freud chiamava le nevrosi «neuropsicosi da difesa». Il bambino inizia a entrarvi a partire dalla neuropsicosi da offesa, cioè perversione, di qualcun Altro. Ci vuole della perversione per ammalare (verbo transitivo) qualcuno.
Sportelli (bis)
Si veda la medesima voce alla pagina precedente. Il nemico fa ogni cosa (censura), anche a livello politico, per ridurre o annullare la pluralità di sportelli. Anzitutto mentirà. Come quella madre – che è la meno colpevole: lo fanno anche i politici, o gli uomini di Cultura – che diceva alla figlia: «Devi sempre dire la verità alla mamma, perché la mamma dice sempre la verità!» Qui non è facile distinguere tra menzogna e delirio (comunque sempre associato): come non accorgersi che è come dire: «Non avrai altro Dio al di fuori di me»? …