Ieri ho fatto scoprire l’incidenza politica ed economica della trappola amorosa, l’amore dell’amo:
incidenza di massa, cui i totalitarismi hanno fatto un ricorso sfacciato:
così dicendo ho fatto una striscia di Möbius, dunque J. Lacan ha avuto in me non un allievo ma un erede.
É un esempio di paghi uno compri due:
ci guadagnano sia il nevrotico (in particolare ossessivo) che la politica.
Non amo chi mi ama con l’amore dell’amo, in casa come in TV(-politica).
E in effetti non ho mai apprezzato l’idea di amare i politici:
che non si deve amare i genitori lo ha già detto il 4°Comandamento:
meno li amo e meno saranno tentati di am-armi (noto “armi”).
Nel Partito di Möbius si è logici, cioè si usa la parola “amore” solo quando ci sta, a costo di non usarla mai:
conosciamo l’abuso di potere, sarebbe ora di riconoscere l’abuso di “amore” (ancora Möbius).
giovedì 2 giugno 2011
Pubblicato su www.giacomocontri.it