Da una seduta.
Si dice “ingannare il tempo” ( e “il tempo è tiranno”, “chi ha tempo non aspetti tempo”):
sono detti che danno ragione ai Greci quando personalizzavano il Tempo, Kronos, un Dio:
Freud era d’accordo, sapendo (quasi kantianamente) che il tempo, kronos, ce lo mettiamo noi.
Inganniamo il tempo ordinariamente nella rimozione, che è un metodico rinvio temporale (vedi Rossella o’ Hara), dopo di che il Tempo come un Dio (io stesso) sanziona il mio atto facendo tornare forzosamente il rimosso, spiacevolmente.
La parola “ingannare” è corretta, designa un atto doloso, meritevole di sanzione:
peccato (“peccato” dico) che la maggioranza degli psicoanalisti non abbiano saputo reggere la vita psichica come vita giuridica a partire dalla rimozione:
e poi a ripartire dalla psicoanalisi come vita giuridica rilanciata.
mercoledì 13 aprile 2016
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