Oggi come venerdì scorso, ancora un passo freudiano [1]:
Lo psicologo Dostoevskij l’ho comunque sussunto nel poeta.
Al poeta dovrei anche rimproverare che la sua comprensione si è limitata troppo alla vita psichica anormale.
Pensi alla sua sorprendente perplessità di fronte ai fenomeni dell’amore:
per la verità egli conosce soltanto la rozza brama pulsionale, la soggezione masochistica e l’amore per la pietà.
Lei ha ragione di supporre che il realtà Dostoevskij non mi piace, malgrado tutta la mia ammirazione per la sua drammaticità e superiorità.
Ciò accade perché la mia pazienza per le personalità patologiche si esaurisce nelle analisi reali:
nell’arte e nella vita non le tollero.
Lascio al lettore di ricavare.
(ho motivo di sospendere questo lavoro per due giorni e riprendere giovedì 18 ottobre.)
_____________
[1] Anche questo mi è trasmesso da Vera Ferrarini.
OSF Complementi, Estratto da una lettera a Theodor Reik, 1929, p. 189.
lunedì 15 ottobre 2012
Pubblicato su www.giacomocontri.it