Appena tornatami sott’occhio, riconosco da prima pagina mondiale questa “Maddalena che legge” (Magdalene Reading, National Gallery) di Rogier van der Weyden (ca. 1399-1464)
(facilmente rintracciabile su Google).
Questa figura corregge da sé gli enormi danni mondiali arrecati dalla bimillenaria iconografia di una Maddalena ex-prostituta finalmente convertita al Buongesù, dopo avere “molto amato” per il fatto di concedere i suoi favori in cambio di un pugno di euro.
In questa esegesi lo stesso Buongesù ci fa una figura da mentecatto:
come poteva pensare che le prostitute “amano” come lo potrebbe forse pensare un cliente debile mentale? (c’è anche una debilità mentale nevrotica).
Chi ha mai chiesto “perdono”, e a chi?, per questo delitto morale iconografico-predicatorio, ricaduto su tutti come una permanente pioggia acida?
L’inquinamento ambientale prima di tutto è questo:
il peggiore è quello non avvertito come tale.
Non so quanti afferrano che queste mie poche righe sono solo un esempio (di imputabilità) del sempre costruendo “Ordine giuridico del linguaggio” (che chiamo anche Enciclopedia), illimitato nella sua estensione.
Di tale estensione fanno parte anche frammenti di analisi, purché trattati (come sempre faccio) da prima pagina:
del resto, in seduta lo psicoanalista sbaglia sempre quando non parla da prima pagina, cioè in modo formalmente udibile da tutti.
Milano, 31 marzo 2009
Pubblicato su www.giacomocontri.it