Corso 1999/2000
RICCHEZZA E POVERTÀ. IL LEGAME SOCIALE E IL SUO DISSESTO
Benvenuti. La formula unica, la frase da cui muove tutto ciò che diciamo e che facciamo è una formula di benvenuto. Comincia subito con la parola «bene»: il bene non si tratta di farlo, ma si tratta di operare, ossia lavorare, affinché risulti come un prodotto per mezzo della divisione del lavoro con un Altro.
Il bene di questa frase è dunque il bene di un concetto economico di beni. È un concetto di ricchezza.
Il bene-valore, il bene platonico, il bene assoluto, il bene absolutus, è soltanto un concetto di tirannia e di esautorazione del nostro intelletto nel giudizio, perché il bene — farlo — è sottratto al giudizio.
Bene sia dunque solo un concetto economico.
Non mi dilungo sulle dottrine, che trovo peraltro assai povere, intorno a Ricchezza e povertà. Negli scorsi anni, quando abbiamo parlato in qualche sede di economia, sempre politica com’è l’economia, manifestavamo insoddisfazione per le dottrine economiche. Dicevamo che l’ homo oeconomicus di cui si è discettato a lungo deve ancora cominciare ad esistere.
1. A chi ha sarà dato…
Ho ritenuto di dover iniziare con questa frase:
A chi ha sarà dato.
A chi non ha sarà tolto anche quello che ha…
Pronunciato il 20 novembre 1999
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore