A domani la prosecuzione di “La formazione dello psicoanalista”.
Inizio da un idea chiara di desiderio, dopo decenni di confusione parapsicoanalitica al riguardo:
significa avere voglia, cioè la volontà già orientata, nulla a che vedere con l’asino anoressico di Buridano.
Morfeo è il Dio propiziatorio del desiderio, e il desiderio di dormire ne precede ogni altro compreso quello sessuale, come ogni amante sa:
non a caso si dice “dormire insieme”, cioè ognuno per suo conto, si dorme sempre da soli benché a volte in buona compagnia:
ben venga la buona solitudine.
Nel dormire si ha la forma generale del desiderio, che è “ora fa’ tu” detto all’universo intero.
Il Capo, che ha in capo il mondo (come Atlante), è insonne:
e così il paranoico, il melanconico, il querulomane, che dormono male perché comandano o cercano un Comandante.
Chi ha voglia passa per un momento in cui non domanda qualcosa ma domanda un’offerta:
ossia che il partner lo sia nell’introdurre nel suo campo un pensiero che non c’era.
Notevole è il fatto che nel sogno è il pensiero del soggetto stesso ad agire da partner.
martedì 13 maggio 2014
Pubblicato su www.giacomocontri.it