Corso 2005/2006
L’ANELLO MANCANTE. DAI VIZI CAPITALI AI VIZI PSICOPATOLOGICI
Benvenuti. Ho una fortuna, oggi: non ho preparato quasi nulla per la semplice ragione che è già tutto preparato, ossia la Prolusione, il testo che avete in mano. Non lo dico per suscitare la compassione o la simpatia di qualcuno, ma questa ventina di pagine sono il frutto del lavoro degli ultimi tempi. È come – chiamiamolo così – un giro di boa che sentivo doveva arrivare e che, dopo alcune correzioni anche radicali, è avvenuto. Mi ci sono messo nei mesi successivi all’anno appena trascorso, dedicato a La logica e l’amore, che dicevo essere il tema ultimativo. Il tema di quest’anno è una variazione sul medesimo tema. Se saremo ancora qui, o in un’altra sede, sia il prossimo anno come quelli futuri, compiremo ulteriori variazioni sullo stesso tema. Non conosco
altro argomento.
Certo, si può anche cambiare idea, e so bene come questo accada: bisogna che l’idea successiva integri in sé quanto c’era prima. Allora sì, si può cambiare idea. Non è il caso di un’idea delirante che, come tale, resta fissa, immobile, e non si lascia integrare da nessun’altra. Quando quest’ultima non può arrivare, il soggetto diventa matto: il caso del Presidente Schreber ne è un celebre esempio: un certo giorno non ce l’ha più fatta a produrre un’elaborazione ulteriore, e è subentrata la demenza. …
Pronunciato il 29 ottobre 2005
Trascrizione a cura di Luca Ribolini
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore