Corso 2006/2007
IL TRIBUNALE FREUD. LA RIVOLUZIONE FILOSOFICA DI FREUD
1. FREUD, L’INQUISITORE RIUSCITO
È bene che dica subito a mo’ di premessa che, quanto a lavorare, io lavoro sempre. Mi piace, mi piace sempre più. Il mio sito personale rappresenta anche la mia personale vita psichica quotidiana. Esso mostra che non ho niente da nascondere, benché il fatto che non abbia niente da nascondere non comporta che lo si veda: non tutti hanno voglia di vedere. Ce ne vuole, per avere voglia di vedere, e di udire! Come dice il salmo che ho menzionato più volte: «abbiamo gli occhi, ma non per vedere; abbiamo le orecchie, ma non per udire; abbiamo il tatto, ma non per palpare». Se ne accorgevano già alcuni millenni fa.
Noi siamo qui, ci proviamo: a volte con qualche successo per ciò che riguarda l’udire, che con Freud balza al primo posto, mentre il vedere è solo al secondo. Già questo è entrare nel merito di una delle Teorie che ci asserviscono fino alla vergogna. Il loro elenco è sterminato.
Desidero, auspico che il lavoro di quest’anno, con calma e a più mani, o più lingue, proceda lentamente da questo elenco sterminato: a, b, c, d, e, f: teoria dell’amore, teoria dell’istinto, teoria dell’anima, etc. Desidero che questo lavoro proceda e acquisisca un ordine, o ordinamento. …
Pronunciato il 4 novembre 2006
Trascrizione a cura di Sara Giammattei
Revisione di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore