Corso 1994-1995
A NON È NON A
Ringrazio alcuni nostri ospiti e amici che hanno accettato l’invito ad ascoltare le nostre parole sposate ai nostri pensieri. Il divorzio di lingua e pensiero è «la» forma generale della psicopatologia.
Abbiamo detto che partiamo da una nuova entità, dunque «anno uno». E questa nuova entità, Studium Cartello, designa il fatto che entità diverse si raggruppano giuridicamente sotto un’unica ragione. La pluralità di queste entità designa già dei capitoli diversi. Pertanto, il verbo che al momento designa il nostro pensiero e lavoro è il verbo «ricapitolare».
Lo propongo subito come sinonimo del verbo «riformare»: la formazione da noi è riforma dell’intelletto e della moralità in un unico gesto. Se menzionassimo la terna – intelletto, moralità, affetto – compiremmo solo un atto di esplicitazione. Del resto l’affetto è un’esplicitazione, è il colore della bandiera della Città o della comunità che costituisce l’ambito di un’appartenenza, anche la più individualistica e fisicamente scollegata. Il concetto di rapporto non è anzitutto il concetto di un nesso fisico, di una interazione, di una continuità.
- Amore e Psiche
In una delle tante rappresentazioni artistiche di Amore (Eros) che abbraccia Psiche, si immagini di cancellare la figura di Eros, in modo tale che rimanga scontornata la sola figura di Psiche. La ricerca scientifica su Psiche consiste nel sapere cogliere che Psiche ha una forma. Il concetto di Psiche è adeguato alla forma di Psiche che risulta una volta che sia stato cancellato Amore. Il corpo di Psiche è un corpo formale perché è formato dall’abbraccio che le dà quella forma. Anche se Amore è stato cancellato, si vede che quel corpo ha una forma (il concetto di forma è connesso a quello di «anima» o «psiche»). …
Pronunciato il 5 novembre 1994
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore
I testi relativi agli interventi di questo Corso sono stati raccolti nel volume A non è non A, Sic Edizioni